http://www.museomacro.org/it/presentazione-di-aria-underground
http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=120085
MACRO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Venerdì 13 aprile 2012, alle ore 17.00, presso lo spazio MACRO AREA, verrà presentato il numero uno della rivista A.R.I.A. underground, progetto nato in seno al collettivo romano A.R.I.A. (acronimo di artisti romani in assemblea).
A.R.I.A. nasce dal desiderio di confrontarsi, di creare spunti che siano oggetto di riflessione che ha spinto gli artisti a redigere un manifesto, …siamo appena all’inizio di qualcosa che non è facile da definire …, che affronta, giungendo anche nel campo dell’utopia, l’idea del MUSEO diffuso, l’ipotesi di una nuova SCUOLA a cui si aggiungono i luoghi dell’incontro, della riflessione come il BAR e della comunicazione con la costituzione di un GIORNALE.
PRESENTAZIONE 1° NUMERO A.R.I.A. UNDERGROUND
[ giornale visivo ]
13 aprile 2012
Ore 17.00 – 21.00
MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma
spazio AREA – Via Nizza, 138
Venerdì 13 aprile 2012, alle ore 17.00, presso lo spazio MACRO AREA, verrà presentato il numero uno della rivista A.R.I.A. underground, progetto nato in seno al collettivo romano A.R.I.A. (acronimo di artisti romani in assemblea).
A.R.I.A. nasce dal desiderio di confrontarsi, di creare spunti che siano oggetto di riflessione che ha spinto gli artisti a redigere un manifesto, …siamo appena all’inizio di qualcosa che non è facile da definire …, che affronta, giungendo anche nel campo dell’utopia, l’idea del MUSEO diffuso, l’ipotesi di una nuova SCUOLA a cui si aggiungono i luoghi dell’incontro, della riflessione come il BAR e della comunicazione con la costituzione di un GIORNALE.
Il giornale, A.R.I.A. underground è un “luogo” di produzione. È pensiero e immagine, alterazione percettiva dell’informazione, è atto creativo, è colore e forma, è parola che non informa ma trasforma e trasporta, è gioco dichiarato, è circolarità, è, è vuoto e pieno, è la superficie di un’area indefinibile, è respiro, è ARIA.
A.R.I.A. underground è un giornale visivo, ideato dagli artisti della redazione: Angelo Bellobono, Arianna Bonamore, Pino Boresta, Tania Campisi, Carlo De Meo, Cristiana Pacchiarotti, Mario Tosto e ogni volta diverso per soggetto, concezione, realizzazione e impaginazione. Nella sua forma laboratoriale e partecipata A.R.I.A. underground è occasione di confronto che evidenzia la necessità di spazi tanto reali quanto “paralleli al reale” capaci grazie alla loro natura, di aprire modalità inedite di diffusione e conoscenza.
A.R.I.A. underground è un’agorà in cui artisti, fotografi e creativi tutti possono prendere parte sottoponendo alla redazione la propria visione autografa sul soggetto indicato. I contributi, rigorasamente “site-specific”, assemblati insieme costituiscono un’opera collettiva e unica animata dai diversi respiri. Il soggetto di questo primo numero di A.R.I.A. underground è ROSSO e tanti sono gli artisti che hanno contribuito con interventi visivi e letterari unici e inediti.
In quest’A.R.I.A: Pasquale Altieri, Paolo Angelosanto, Ardau-Di Caterino, Angelo Bellobono, Emanuele Beltramini, Luca Bidoli, Flavia Bigi, Arianna Bonamore, Pino Boresta, Andrea Caminiti, Flavio Capotorti, Mariano Chelo, Lara De Angelis, Carlo De Meo, Roberto De Simone, Baldo Diodato, Fa+, Emanuela Fiorelli, Sandro Fogli, Gastrovisione, Francesco Impellizzeri, Antonio Lombardi, Aldo Olivo, Cristiana Pacchiarotti, Raffaello Paiella, Laura Palmieri, Bruno Parretti, Mattia Pellegrini, Giovannella Porrini, Claudia Quintieri, Paolo Radi, Paola Romoli Venturi, Mariarosaria Stigliano e Mario Tosto.
Cesare Pietroiusti, interverrà direttamente su 99 copie del giornale con altrettanti contributi cromatici sulle tonalità del rosso. Altri artisti, tra cui Alfredo Pirri, Carla Accardi, Pablo Echaurren, Alessandro Scarabello, Ciriaco Campus, Sergio Fermariello, Giorgio De Finis, Simone Bertugno, realizzeranno alcuni interventi visivi sulle copie trasparenti. L’evento sarà accompagnato da una serie di degustazioni performative, il cui filo conduttore è il ROSSO, realizzate dal gruppo di artisti GASTROVISIONE, che si prefigge di coinvolgere il pubblico ricorrendo ad inganni visivi e percettivi della fruizione.
Il giornale autofinanziato vede un certo numero di copie stampate su supporto cartaceo ed una tiratura limitata di 10 su supporto trasparente, personalizzati con interventi diretti di altrettanti artisti.
Il giornale sarà consultabile nei giorni successivi alla presentazione, presso lo spazio AREA, dedicato alla lettura e aperto liberamente al pubblico.